"...Chi viene da Roma
incontra il mare a Terracina, il mare di Ulisse
Un mare trasparente, dai colori tenui, di pastello che la luce addolcisce e ad ogni momento varia, che nemmeno la notte riesce a spegnere... e la terra, per contrasto, di un forte colore broccato e
verde. Nelle sue pieghe crescono alcune tra le più celebri viti d’Italia, matura il famoso moscato di Terracina, realizzato con la più dolce uva del Mediterraneo.
Curzio Malaparte
“Me le son volute godere anch’io le vacanze di ferragosto.
Non sapevo da che parte andare, se verso le terre ricche di boschi e di acque del Piemonte, della Lombardia, del Veneto, o verso le rive a me care della Versilia; se verso la montagna o verso il
mare.
Nel dubbio, sono venuto a Terracina, nel paese degli antichi Volsci, in una fra le più dorate, classiche e felici terre del mondo”.
Curzio Malaparte
Terracina si trova in una insenatura ai cui lati sono, dal lato di ponente, il promontorio del Circeo, e dal lato di levante la penisoletta di Gaeta.
"Impositum saxis late candentibus Anxur" come spiega Orazio nelle Satire.Si trova a strapiombo sul mare l'estremo sprone meridionale dei monti Lepini, con quella rupe del Pisco Montano che cade a picco per quasi 100 metri, e che Traiano tagliò per l'altezza di 128 piedi romani (= m. 37,88) per dare un percorso più agevole lungo il mare alla Via Appia, che prima saliva a Terracina alta e di qui saliva ancora a Monte S. Angelo.
..Dal Circeo, a destra, confuso tra le nuvole, nuvola lui pure, distante, isolato, con le sue cime acute tutte tinte di cenere e azzurro fumo, già nel cerchio della spiaggia che staccandosi da quelle ombre di terraferma appena distinta dal cielo, si precipitavano in una lunga curva, fino a passare davanti agli occhi, con le file dei capannoni abbandonati, e a spezzarsi a sinistra contro un promontorio monumentale - il mare riempiva lo spazio, piatto, luccicante e vivo. Ma da dietro il promontorio, che, tutta roccia, sormontato dai ruderi di un tempio, spingeva in avanti, contro la marea, un obelisco granitico alto un centinaio di metri, e largo una sessantina - solitario tra lo sperone e le acque - si slanciavano verso l'alto mare i monti dell'altro braccio del golfo. I monti di Gaeta e di Sperlonga , i monti allineati in catena, ondulati, del meridione, che filtravano l'orizzonte fino in suo cuore: una lontananza mesta, color ruggine, dove il grigio del cielo e del mare si mescolavano in bagliori trasognati. ... Pier Paolo Pasolini Storie della città di Dio racconti e cronache romane 1950 – 1966
...Osvaldo e Corinna, dopo aver passato le maremme Pontine, arrivarono finalmente a Terracina, in riva al mare. Ivi comincia davvero il mezzogiorno d’Italia, ivi esso accoglie i viaggiatori con tutta la sua magnificenza. … Tutta la montagna che domina Terracina è coperta di aranceti e di limoni che profumano l’aria in modo delizioso. Nei nostri climi, nulla rassomiglia al profumo meridionale che i limoni in piena terra spandono all’intorno; esso produce sull'immaginazione quasi lo stesso effetto di una musica produce sull'immaginazione quasi lo stesso effetto di una musica melodiosa; dà una disposizione poetica, eccita lo spirito e lo inebria della natura. Verso sera Corinna e lord Nelvil passeggiarono lentamente e con delizia nella campagna. Ogni passo, calpestando i fiori, ne spremeva dal seno i profumi. Gli usignoli venivano a riposarsi più volentieri sugli arbusti che portavano le rose. Così i canti più puri si riunivano agli odori più soavi; tutti gli incantesimi della natura si attiravano mutualmente, ma soprattutto piacevolissima e inesprimibile era la dolcezza dell'aria usignoli venivano a riposarsi più volentieri sugli arbusti che portavano le rose. Così i canti più puri si riunivano agli odori più soavi; tutti gli incantesimi della natura si attiravano mutualmente, ma soprattutto piacevolissima e inesprimibile era la dolcezza dell'aria che si respirava. Quando si contempla un bel luogo nel Nord, il clima turba sempre un poco il piacere….. Nei nostri climi tutti i rapporti degli uomini sono con la società….. Nei nostri paesi la vita, quale essa è, non basta alle facoltà dell’anima; qui le facoltà dell’anima non bastano alla vita
Madame de Stael, Corinna o l’Italia