continua…non lontana dalla sue coste, sorgeva Amiclae, la misteriosa città. forse fondata dai Laconi. Di questo centro, al quale accennano anche scrittori classici non si sa molto. Qualcuno lo colloca subito dopo Terracina, a occidente del Salto di Fondi; qualche altro sulle rive del lago di Fondi e non manca la leggenda che la vuole sprofondata nel laghetto di S. Puoto Plinio ricorda il "luogo della spelonca", presso la distrutta Amicle e il lago Fondano e Strabone, descrivendo il medesimo sito, aggiunge: "si aprono qui caverne grandissime e contenenti grandi e ricche abitazioni".
Ma furono i romani a scoprirla alla fine dell’età repubblicana, realizzando magnifiche residenze, epicentri produttivi e di otium, attratti dalla bellezza del luogo e del clima mite.
All’Imperatore Tiberio va il merito di aver fatto costruire una villa imponente, utilizzando una cavità a livello del mare che è appunto conosciuta come "grotta o antro di Tiberio", nella quale furono collocate pregevoli opere marmoriche che celebravano le gesta di Odisseo.
La storia di Sperlonga in età medievale fu quella di un piccolo villaggio di pescatori, presto costretti a misurarsi con le insidie che venivano dal mare per le aggressioni saracene. Nell'illusione di creare un sistema difensivo vennero costruite quattro torri: la torre Centrale, ormai incorporata tra le case del paese; torre del Nibbio; torre Truglia, all'imbocco del porticciolo dei pescatori e la torre Capovento, un tempo visibile dalla Flaccca, fuori del paese, sul suggestivo omonimo strapiombo. Dopo la caduta di Roma, i ruderi della residenza imperiale, verso il VI secolo, servirono da rifugio a comunità e popolazioni locali. Da queste popolazioni vengono i primi abitanti di Sperlonga, che cominciava lentamente ad arroccarsi sulla collina di San Magno.
La storia di Sperlonga in età medievale fu quella di un piccolo villaggio di pescatori, presto costretti a misurarsi con le insidie che venivano dal mare per le aggressioni saracene. Nell'illusione di creare un sistema difensivo vennero costruite quattro torri: la torre Centrale, ormai incorporata tra le case del paese; torre del Nibbio; torre Truglia, all'imbocco del porticciolo dei pescatori e la torre Capovento, un tempo visibile dalla Flaccca, fuori del paese, sul suggestivo omonimo strapiombo. Dopo la caduta di Roma, i ruderi della residenza imperiale, verso il VI secolo, servirono da rifugio a comunità e popolazioni locali. Da queste popolazioni vengono i primi abitanti di Sperlonga, che cominciava lentamente ad arroccarsi sulla collina di San Magno. Ma tutto fu inutile e il piccolo centro nell' agosto 1534 venne raso al suolo dalle orde del corsaro Khair ad-Din detto il Barbarossa.
continua....innanzitutto i due laghi, detti anche "gli occhi" di Sperlonga: quello circolare di S. Puoto e il Lago Lungo.
Dopo i laghi, le belle spiagge sabbiose: da nord a sud l'ultimo tratto dell'arco costiero lungo circa 10 Km. che parte da Terracina e che qui assume nomi singolari: Fontana, Canzatora, Salette, Bonifica. Al di là del paese si stende la spiaggia di Angolo, con la grotta di Tiberio e, superato il promontorio del Ciannito, che si sporge fino a mare, l'altra spiaggia, di Bazzano. L'ultima è quella delle Bambole, sulla quale si apre l'omonima grotta.
Un labirinto di viuzze, case tinte di calce bianca, resti di antiche costruzioni, spiagge sull'azzurro Tirreno, laghi e monti.